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Fiera di Rimini, Ecomondo chiude un 2017 da record. 

Fiera di Rimini, Ecomondo chiude un 2017 da record. Gnassi: "Pronti per alleanze"

Si annuncia un edizione record per Ecomondo, la manifestazione che tradizionalmente chiude la stagione delle grandi manifestazioni fieristiche a Rimini. "Il 2017 - ricorda il sindaco Andrea Gnassi - ha rappresentato l’esordio pieno per il nuovo gruppo Italian Exhibition Group, nato dall’aggregazione delle fiere di Rimini e Vicenza. Un battesimo fortunato, visto il successo delle manifestazioni grandi e di nicchia che hanno punteggiato il calendario IEG per l’anno in corso. I numeri confermano la leadership nazionale del gruppo, così come il successo degli eventi- e dei relativi marchi- ribadisce il ruolo e la centralità del ‘propellente Rimini’. La città, i suoi servizi, la sua ricchezza di opportunità, il suo dinamismo, sono parte integrante della fortuna del quartiere fieristico. L’organizzazione del modello di business attorno ai settori dell’alimentazione, della sostenibilità e del wellness, oltre al rafforzamento di marchi fondamentali, insieme alla città e con la città hanno garantito e consolidato il successo".

"Con questo, e molto altro alle spalle, seguiamo con estremo interesse la discussione, in atto anche in questi giorni, sul sistema regionale delle fiere - prosegue il primo cittadino -. Discussione ciclica ma sulla quale è tempo di fare definitiva chiarezza, attivando la necessaria concretezza. Ancora una volta ripeto la nostra posizione: Il futuro della rete fieristica italiana e soprattutto regionale, così come inteso anche dalla Regione Emilia Romagna, non passa da scatti individuali, ma deve necessariamente tradursi in un azione corale, un’aggregazione non fatta di dichiarazioni saltuarie, ma con orizzonti di ampio respiro, piani industriali, verifica dei numeri e delle strutture societarie".

"Le scelte di programmazione devono essere coerenti con una prospettiva di processo aggregativo, che abbia come obiettivo il raggiungimento di posizioni di leadership a livello europeo, pena ad esempio lo ‘strapotere’ dei tedeschi - chiosa Gnassi -. Penso che IEG dovrà essere disposta a giocare in un quadro di regole ben circostanziato, avendo come obiettivo la valorizzazione delle nostre eccellenze e la capacità di attrazione a livello nazionale e internazionale. Siamo disposti ben volentieri a ragionare su alleanze regionali e nazionali, magari per competere con ancora maggiore massa critica sul piano internazionale come sistema Italia. Ma tutto questo non può ridursi a qualche dichiarazione, poi a qualche reazione, per cadere in sonno per altre settimane o mesi".

"Fonte:Rimini today"

Bando Regione Lombardia per installazione sistemi di accumulo. 

Se sei residente in Lombardia e vuoi installare un sistema di accumulo sul tuo impianto fotovoltaico, la regione Lombardia, visto il successo del 2016, ha rimesso a disposizione 4.000.000 di euro risarcendo a fondo perduto fino al 50% per un importo massimo di 3.000 euro. 

Inoltre le spese finanziate saranno tutte quelle sostenute per l’acquisto e l’installazione del sistema di accumulo e potrai fare domanda dal 21 settembre 2017 al 28 settembre.

Per maggiori informazioni non esitare a contattarci

Israele, via al Watec 2017: droni e pannelli solari sfidano la siccità

Sempre meno piogge. E un fabbisogno di acqua che cresce costantemente, coinvolgendo aree della terra che prima erano al sicuro. La sfida alla siccità parte da Tel Aviv, dove si sono dati appuntamento per il Watec Israel 2017scienziati, esperti del settore, aziende e politici. Sul tavolo i temi più urgenti: la necessità di incrementare la desalinizzazione, il riciclo delle acque reflue, la difesa dell'ambiente e l'applicazione delle nuove tecnologie allo sfruttamento e alla condivisione di questo bene primario. Con un occhio di riguardo alle realtà più depresse.

I NUMERI

Secondo un recente studio dell'Oms (l'Organizzazione Mondiale della Sanità) sarebbero infatti oltre settecento milioni le persone che non hanno accesso a fonti di acqua potabile, e di questi oltre la metà vive in Africa. Se poi si parla di acqua sicura, subito disponibile a casa, i numeri diventano ancora più grandi: nel mondo (rapporto Oms-Unicef 2017) tre persone su 10, ovvero 2,1 miliardi, sono di fatto tagliati fuori.

L'obiettivo quindi è duplice: portare l'acqua dove non c'è ed utilizzare meglio, anche riciclandola, quella che transita nelle zone con meno problemi. Ma per farlo, secondo quanto diranno oggi e domani a Tel Aviv molti degli esperti che prenderanno parte al Watec, la parola chiave è una: le nuove tecnologie. Una strada già intrapresa e che può contare su esperienze fatte un po' in tutto il mondo. Dai pannelli solari che "puliscono" l'acqua in Messico ai progetti israeliani in India e Vietnam (fogli di plastica per condensare l’acqua dall’aria calda), fino alle esperienze italiane con sistemi di sensori al suolo per rilevare lo stress idrico della terra e l'irrigazione con i droni.

Fonte: "Il Messaggero"

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